Maria Strova
Il mio mondo sono il teatro e la danza Orientale, che vivo come espressione interdisciplinare con diversi stili di danza, il racconto, la voce e la recitazione.
Parlo tre lingue e non bastano per esprimere passione e dolore. La danza fa il resto. Credo che l'arte abbia il compito di avvicinare le persone a se stesse.
Due cose per me vanno affrontate con serietà: lo studio della danza, con maestri qualificati, e il gioco. Amo aiutare le persone a giocare seriamente in danza, a fidarsi che basta quello che sanno per esprimersi e a farlo senza paura del proprio giudizio o di quello altrui.
Mi piace creare gruppi dove le persone si sentono sicure di esprimersi e giocare e dove ogni partecipante tocca il cuore degli altri superando la paura. Non punto alla perfezione, nessuno è perfetto ma l’imperfezione è un esperimento molto interessante da vivere e da vedere.
Un’esperienza fondamentale sull’importanza del gioco è stata per me, l’anno trascorso a Barcellona, mentre seguivo il post grado di Linguaggio Sensoriale e Poetica del Gioco all’Università di Girona con Enrique Vargas.
Come autrice, mi piace scrivere partendo dalla mia esperienza sia come performer che come mamma ed insegnante, affinché i miei libri abbiano un'utilità pratica: Il Linguaggio Segreto della Danza del Ventre, Salomè. Il mito e la Danza dei Sette Veli e Burka, sono i volumi che ho scritto con questo intento.
Insieme a mia figlia Martinica Ferrara dirigiamo il Teatro del Respiro e l’A.S.D. Omphalos dove coinvolgiamo le persone che amano la creatività e l’arte della danza Orientale.